Il commento di Giuseppe Vittoria, consigliere FederSicurezza con delega all’antipirateria
Entrerà ufficialmente in vigore il 19 dicembre prossimo il DM 7 novembre 2019, n. 139, “Regolamento recante l'impiego di guardie giurate a bordo delle navi mercantili battenti bandiera italiana, che transitano in acque internazionali a rischio pirateria”, che abroga e sostituisce il noto DM 266 del 2012.
Il Regolamento disciplina l'impiego delle guardie giurate a bordo delle navi mercantili battenti bandiera italiana che transitano in acque internazionali a rischio pirateria, le modalità per l'acquisto, l'imbarco, lo sbarco, il porto, il trasporto e l'utilizzo delle armi e del relativo munizionamento, nonché i rapporti tra le guardie giurate e il comandante della nave con riguardo alle modalità operative di svolgimento dei servizi a bordo.
“Apprendiamo con soddisfazione - commenta il Dott. Giuseppe Vittoria, consigliere di FederSicurezza con delega all’antipirateria - la pubblicazione del nuovo DM, ma non possiamo non evidenziare come la stessa abbia richiesto tempi a dir poco “biblici”, che altro non hanno fatto che rendere ancora più difficile la vita alle aziende del settore.
Ricordiamo in proposito come la Legge 130/2011, primo tempestivo impianto normativo a contrasto della pirateria, prevedesse dapprima l’operatività della Marina e, solo in caso di indisponibilità dei militari, la presenza delle guardie giurate; successivamente, con l’entrata in vigore dell'art. 15, comma 6-bis, del DL 18 febbraio 2015, n. 7, convertito con modificazioni dalla Legge 17 aprile 2015, n. 43, il servizio è stato affidato esclusivamente alle società private, estromettendo quindi la Marina, le quali hanno dimostrato di saper gestire autonomamente l’antipirateria marittima con professionalità ed elevate competenze.
Tornando alla modifica del DM 266/2012, spiace notare che dopo più di 5 anni di attesa il provvedimento sia stato licenziato ad appena un mese dalla data del 31/12/19, termine entro il quale si autorizzavano le guardie giurate ad operare in deroga ai corsi di formazione previsti dal D.M. 154/09.
Le modifiche apportate dal provvedimento prevedono inoltre che le guardie giurate che abbiano maturato più di 90 giorni di imbarco possano accedere direttamente agli esami che si tengono presso le Prefetture, non tenendo conto anche della complessità con la quale le stesse Prefetture dovranno approntare le Commissioni d'esame.
Quanto avvenuto - chiarisce Vittoria - è purtroppo conseguenza delle nuova politica di mancata interlocuzione che l’amministrazione dell’Interno ha posto in essere nei confronti delle Associazioni di categoria, imponendo senza confronto le proprie scelte, a discapito dell’espletamento di un servizio primario, che garantisce al nostro Paese il libero scambio delle merci.
Alla luce della provata inopportunità, ritenuta dal legislatore nel 2015, di revocare un servizio di protezione espletato dalla Marina Militare a favore di privati, FederSicurezza - conclude Vittoria - ha inviato una nota al Ministero dell'Interno, affinché si possa avviare un tavolo tecnico avente ad oggetto la missione "Strade Sicure", che riteniamo alla stregua di quello già svolto dalla Marina in concorrenza con il comparto della sicurezza privata, segnatamente all'espletamento della vigilanza dei siti cosiddetti "sensibili"”.
In allegato il nuovo DM 7 novembre 2019, n. 139