Le Federazioni del mondo della sicurezza privata riunite in un’ottica di filiera
Con riferimento alle recenti circolari ministeriali in materia di servizi di sicurezza nell’ambito delle manifestazioni sportive, culturali e musicali, AISS, l’Associazione Italiana Sicurezza Sussidiaria, con il supporto e la partecipazione di Federpol e di FederSicurezza, ha tenuto questa mattina una conferenza stampa presso la Camera dei deputati.
Franco Cecconi, Presidente di AISS, ha ripercorso cronologicamente gli step che, dal 23 maggio ad oggi, passando per i gravi fatti di Piazza San Carlo a Torino, hanno determinato la situazione di “confusione” regolamentare che ha indotto l’Associazione a richiedere un intervento urgente da parte del Ministero dell’Interno. Le Circolari richiamate - rispettivamente del 23 maggio, 7 e 19 giugno -, nell’individuare tra le misure atte a far fronte sia all’aumento delle manifestazioni pubbliche, tipico della stagione estiva, sia a situazioni critiche quale quella occorsa a Torino il 3 giugno scorso, la possibilità di ricorrere tanto a “servizi di stewarding” quanto a non meglio precisati “operatori appositamente formati con compiti di accoglienza, instradamento, regolamentazione dei flussi anche in caso di evacuazione, osservazione ed assistenza al pubblico”, hanno infatti ingenerato un’anomala situazione di irregolarità nella gestione dei controlli di sicurezza nell’ambito dei pubblici spettacoli ed intrattenimenti.
“Gli steward - ha chiarito Cecconi - sono certamente figure addette alla sicurezza, ma ai sensi del Dm 8 agosto 2007 la loro attività è circoscritta alle manifestazioni sportive calcistiche. Il Dm 6 ottobre 2009 e s.m.i., invece, specifica espressamente che nelle manifestazioni musicali, culturali e di intrattenimento i servizi di sicurezza debbano essere affidati agli addetti ai servizi di controllo, personale qualificato e opportunamente formato a tale scopo. Una commistione indiscriminata tra attività apparentemente simili, ma sostanzialmente diverse, anche sotto il profilo della normativa che ne regola lo svolgimento - ha spiegato -, rappresenta un danno non solo economico per le aziende titolari di regolare autorizzazione di polizia ex art. 134, che si vedono illegittimamente sostituite nei servizi, ma anche un rischio per la sicurezza e l’incolumità pubblica: abbiamo perciò chiesto che sia fatta chiarezza, al di là di ogni ragionevole dubbio, che questo tipo di attività debba essere svolta dagli addetti ai servizi di controllo, e non dagli steward. E abbiamo ottenuto un risultato: il Ministero, con grande attenzione e disponibilità, ci ha fatto sapere che a breve verrà diramata una nuova Circolare esplicativa volta a fare il punto della situazione per tutte le Prefetture e Questure d’Italia, sottolineando - ha concluso - l’assoluta necessità che le attività in questione siano svolte esclusivamente dagli addetti ai servizi di controllo”.
A sostenere la causa di AISS anche FederSicurezza, rappresentata dal consigliere Giuseppe Gabriele, e Federpol, le tre Federazioni maggiormente rappresentative del settore della sicurezza così detta “complementare”. “Una definizione - ha dichiarato Gabriele - alla quale preferiamo quella più ampia e moderna di “filiera della sicurezza”: l’obiettivo principale del percorso comune che abbiamo intrapreso è quello di creare una “massa critica” consistente per attirare quanto più possibile l’attenzione delle Istituzioni su un tema, quello della sicurezza, che mai quanto in questo momento storico merita di non essere sottovalutato, e di conseguenza deprezzato. Continueremo a chiedere interventi, tanto “chiarificatori”, come in questo caso, che di tipo normativo, augurandoci in tal modo di riuscire ad anticipare e quindi anche a prevenire il verificarsi di gravi fatti di cronaca come quello di Torino. L’interlocuzione di alto livello - ha proseguito - per noi è estremamente importante, e apprezziamo la notizia del solerte riscontro che il Ministero è in procinto di dare alle note che, congiuntamente, gli abbiamo inviato di recente. Altrettanto importante - ha concluso - è che siano tutte e tre le Federazioni del mondo della sicurezza privata ad unirsi e a muoversi nella stessa direzione, come storicamente, fino ad oggi, non si era mai verificato: si apre così un nuovo percorso univoco, e siamo certi fruttuoso, per tutti”.
Per finire anche Federpol, rappresentata da Ernesto Petrolà, ha dichiarato il proprio sostegno “al collega di AISS, con il quale, insieme a FederSicurezza, abbiamo intrapreso un percorso congiunto sotto il denominatore comune dell’autorizzazione ex art. 134 del Tulps. Siamo contenti del riscontro ottenuto rispetto alla Circolare, e condividiamo in pieno la necessità che determinati servizi vengano affidati esclusivamente ad operatori adeguatamente formati e autorizzati in tal senso. Senza nulla togliere agli steward, ma non sono loro le figure deputate per legge alla sicurezza nei locali e nelle manifestazioni pubbliche”.
A.G.