Sul tavolo delle trattative anche la disciplina del cambio d’appalto
Nuovo incontro ieri a Roma, presso la Sala Colucci di Confcommercio, per il rinnovo del Ccnl vigilanza privata e servizi fiduciari.
La discussione si è aperta ancora una volta sul tema della sfera di applicazione del futuro contratto: le Parti datoriali hanno “consegnato” la propria posizione congiunta - anche sull’intenzione di intervenire sul, per alcuni improprio, termine “fiduciari”, riferito ai servizi di sicurezza - alle Parti sindacali, che, ferma restando la volontà di conservare l’impianto generale così come condiviso fino ad oggi, si sono riservate di rifletterci ulteriormente per poi proporre alla prossima occasioni eventuali osservazioni in merito.
Archiviata, sia pur momentaneamente, la questione della sfera applicativa, si è aperto un capitolo di discussione altrettanto importante: il cambio d’appalto, che andrà necessariamente riesaminato alla luce del mutato quadro normativo in materia, e regolamentato nel modo più semplice possibile per evitare le costanti distorsioni applicative che caratterizzano la prassi attuale, tenendo ben presente le peculiarità delle imprese e dell’attività di vigilanza privata, servizio labour intensive con una forte componente “personale”, e che come tale non può certo essere equiparato tout court ad una qualsiasi attività commerciale.
In formazione ristretta i lavori sono poi proseguiti nel pomeriggio, riaccendendo i riflettori sui nodi cruciali di rappresentanza, rappresentatività e bilateralità.
“Ribadiamo - dichiara Anna Maria Domenici, Segretario Generale Univ - l’assoluta e inderogabile valenza degli accordi interconfederali sottoscritti da Cgil Cisl e Uil con le tre Confederazioni di appartenenza delle Associazioni datoriali, in particolare per noi e Confcommercio, e la necessità imprescindibile che il Ccnl oggetto di trattativa sia riconosciuto, in via ufficiale e definitiva, come contratto leader del settore. Siamo consapevoli che le tempistiche dei lavori, nostro malgrado, saranno ancora lunghe, ma non possiamo correre il rischio di essere troppo “facili” e approssimativi su aspetti di importanza fondamentale per un settore delicato come il nostro. Non da ultimo, il riordino del sistema della bilateralità e l’eliminazione di inutili duplicazioni”.
Prossimo appuntamento il 10 luglio. Vi terremo come sempre aggiornati.
A.G.