Il Consiglio di Stato conferma la sentenza di annullamento del Tar Lazio
Con sentenza del 6 marzo 2017, n. 1038, il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso contro la sentenza del Tar Lazio di annullamento del bando di gara pubblicato da Consip nell’ottobre 2015, avente ad oggetto l’affidamento dei servizi integrati di vigilanza presso i siti in uso alle pubbliche amministrazioni, con suddivisione dell’appalto in 13 lotti territoriali.
Il Consiglio di Stato, nello specifico, ha rilevato una sproporzionata ed irragionevole restrizione della concorrenza a causa della suddivisione e conseguente dimensione dei lotti fissata da Consip, insieme ai requisiti di fatturato richiesti per la partecipazione alla gara. Inoltre, la Consip non avrebbe dimostrato l'effettivo svolgimento di una approfondita istruttoria che soddisfi i necessari requisiti di massima concorrenzialità ed apertura al mercato degli appalti agli operatori di minori dimensioni.
Secondo il Consiglio di Stato, anche la suddivisione in lotti di un appalto, come qualsiasi scelta della PA, può essere oggetto di verifica del giudice amministrativo non soltanto sotto il profilo della ragionevolezza e della proporzionalità ma anche dell'adeguatezza dell'istruttoria. Inoltre, anche gli istituti finalizzati alla massima partecipazione alle gare per l’affidamento di contratti pubblici, quali il raggruppamento temporaneo di imprese o l’avvalimento, possono rivelarsi insufficienti, e determinare quindi l’illegittimità della normativa di gara, quando sia dimostrata, come ritenuto nel caso di specie, l’eccessiva restrizione della platea dei concorrenti, a tutto svantaggio delle “numerosissime imprese, di piccole e medie dimensioni, che compongono il mercato”.
A.G.