Il 30 novembre scorso, presso il Ministero dell’Interno, FederSicurezza ha partecipato ad un incontro nel corso del quale è stata presentata, nel quadro di una serie di interventi per la sicurezza delle discoteche, la proposta di un “Codice di condotta” degli operatori del settore, nell’ambito di un più generale Accordo quadro a livello nazionale, condiviso dalle Associazioni rappresentative, quale atto generale di indirizzo in vista della stipula di Patti locali, intesi, in particolare, al contrasto dello spaccio di stupefacenti, dell’abusivismo e di altri fattori di rischio.
L’Accordo quadro dovrà servire a tracciare le linee guida di una nuova e rafforzata sinergia tra gli operatori del settore e le forze dell’ordine, che si focalizzerà sull’individuazione di più efficaci misure di controllo e prevenzione sia all’ingresso che all’interno dei locali, oltre che sulla messa a punto di buone prassi da adottare in presenza di situazioni sospette o comunque pericolose all’interno o nelle immediate adiacenze degli esercizi.
Le linee guida dovrebbero poi essere recepite, integrate e adattate sul territorio con la sottoscrizione di specifici Patti stipulati tra i Prefetti ed i Questori, da una parte, e le rappresentanze locali delle organizzazioni di categoria, dall’altra, aperti all’adesione dei singoli gestori in via diretta o per il tramite delle loro associazioni.
Il rispetto delle prescrizioni contenute nel Codice di condotta, inoltre, dovrebbe trovare esplicito riconoscimento quale forma di certificazione ‘di qualità’ del locale sotto il profilo della sicurezza, sia nei confronti della clientela che dell’Autorità di Pubblica Sicurezza in ordine al suo apprezzamento sulla pericolosità del locale.
Il sistema dovrà infine individuare idonee modalità di controllo periodico del rispetto e dell’efficacia del Codice e dei Patti sia dalla parte pubblica che dalle parti private, con l’eventuale collaborazione degli altri soggetti istituzionali con competenze comunque incidenti sulla materia.
Il prossimo incontro, all’esito delle osservazioni e dei contributi che le Associazioni dovranno far pervenire entro il 20 dicembre p.v., è previsto indicativamente per la fine del mese di gennaio.
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