Si chiude a Milano il Roadshow FederSicurezza. Gabriele: “la sicurezza è una filiera: l’auspicio è di riuscire ad operare in reale sinergia sotto l’egida confederale, per garantire sicurezza a 360 gradi e dare nuovo slancio alla competitività del mercato”.
Dopo un anno di incontri, indagini sul territorio e istanze raccolte tra gli stakeholders del settore, FederSicurezza, la Federazione del settore della Vigilanza privata e Sicurezza sussidiaria aderente a Confcommercio, tira le fila del suo Roadshow itinerante con un Convegno nazionale di chiusura, presso l’Unione Confcommercio di Milano, con la preziosa partecipazione del Vice Presidente di Confcommercio Renato Borghi e gli autorevoli interventi di Simona Pesole, Dirigente della Prefettura di Milano, Pierluigi Ascani, Presidente di Format Research, Vincenzo Acunzo, Coordinatore Unità Organizzativa per la Vigilanza Privata del Dipartimento della pubblica sicurezza presso il Ministero dell’Interno e Massimiliano Brugnoletti, avvocato amministrativista esperto in contrattualistica pubblica.
Renato Borghi, Vice Presidente di Confcommercio, ha pienamente condiviso il forte interesse della Confederazione sul tema, sottolineando che “3 imprenditori su 4, nel 2014, hanno investito in sicurezza”, e ha riconosciuto a FederSicurezza, “una delle poche realtà confederali in seno a Confcommercio”, il merito di aver compreso l’importanza dello stare insieme: “Più grande è l’associazione e più la sua voce sarà ascoltata. Un sistema di rappresentanza maggiormente univoco costituisce non soltanto un bene per le imprese rappresentate, ma anche un elemento di eccellenza per la Confcommercio stessa, che a tal proposito prevede lo stanziamento di risorse a sostegno delle attività delle categorie e per incrementare l’unità federale”.
Il Presidente di FederSicurezza, Luigi Gabriele, ha concluso i lavori ponendo l’accento sul fatto che “E' ormai sotto gli occhi di tutti la iper-regolamentazione inflitta al settore, massacrato poi sotto il profilo del valore riconosciuto, nota dolente del nostro mondo. Sappiamo bene che nessun percorso formativo è esente da costi, soprattutto per quanto riguarda le nostre risorse umane. D’altra parte, però, non possiamo non interrogarci sulla reale efficacia, per esempio, delle tabelle ministeriali del costo del lavoro dei nostri dipendenti, per non parlare del fatto che la committenza pubblica sia la prima a non rispettarle, dimostrandoci così di disconoscere per prima il valore del nostro servizio.
Siamo fermamente convinti che spetti a chi ci ha imposto di diventare studenti modello l’onere aiutarci ad essere concretamente i “primi della classe”, mettendoci in condizione di lavorare. Ed è per questo che, ad esempio, ci aspettiamo che siano il Ministero dell’Interno e il Ministero del Lavoro a mettersi d’accordo per garantirci la cogenza delle tabelle stesse.
Passando al rinnovo del CCNL di settore, la domanda è retorica: quando le risorse sono obiettivamente limitate, non è meglio pensare di redistribuirle a vantaggio della competitività, così che quanto risparmiato possa poi essere riversato in aumenti retributivi? Per fare questo non possiamo più aggrapparci con le unghie e con i denti ad uno strumento obsoleto e autoreplicante da ormai 50 anni, ma abbiamo bisogno di un apparato contrattuale moderno, flessibile e quanto più possibile condiviso.
La sicurezza è una filiera, e ci auguriamo che sia riconosciuta e tutelata come tale e, soprattutto, che in un futuro molto prossimo si riesca ad operare in reale sinergia, magari proprio sotto l’egida confederale, come un’unica cupola che possa accogliere, ciascuna con le proprie specificità, le diverse componenti del comparto: il tutto per poter garantire, dall’antipirateria ai servizi complementari, sicurezza a 360 gradi, per un’azione compatta che dia nuovo slancio alla competitività del mercato”.
Il Roadshow di FederSicurezza si chiude con un bilancio estremamente positivo, all’insegna di una rinnovata compartecipazione sia sul fronte associativo che su quello confederale, e con una molteplicità di spunti e strategie operative per un 2016 che si preannuncia ricco di auspicati cambiamenti.
L’ultimo appuntamento in agenda per il 2015 è previsto per il 15 dicembre a Firenze, dettagli e programma sono attualmente in corso di definizione.